Archivi categoria: cronaca

L’ARTE DI CRESCERE TRA I BANCHI

«Non dovete pensare alla scuola come a un lavoro forzato. Nessuno si sogna di costringervi a stare seduti dietro a un banco se siete stanchi, sfiniti». Parole di ministro dell’Istruzione. Marco Bussetti si confessa in una lunga intervista agli studenti-reporter della 1B, coordinati dalla professoressa Silvia Cortigiano, della scuola media “Marmocchi” del Comprensivo 1.

Qual è il suo ricordo più bello di studente delle medie?

Sceglierne soltanto uno è complicato. Gli anni delle medie sono importanti perché rappresentano una fase di passaggio: il primo anno si è ancora bambini, dopo l’esame ci si scopre adolescenti. E questo periodo, proprio per la sua natura, è tutto un avvicendarsi di esperienze stimolanti ed entusiasmanti. Ma anche di sensazioni nuove, di scoperte che non sempre sappiamo come gestire. Se proprio devo cristallizzare nella mia memoria un ricordo bello posso dire il suono della campanella a settembre. Quando dopo le vacanze ci si incontrava con i compagni e ci si raccontava come avevamo trascorso le vacanze. Ed eravamo felici perché carichi di entusiasmo. Ma anche contenti di rivederci. Credo che la scuola sia non solo il luogo deputato all’apprendimento, ma anche uno straordinario spazio di incontro, di amicizia. Entrambi gli aspetti sono fondamentali per una crescita sana. E poi non posso che ricordare con gratitudine e stima gli insegnanti che mi hanno guidato nel corso degli studi. La maestra delle elementari, Nicolina, ancora oggi continua a seguirmi. L’ho voluta con me persino all’inaugurazione di questo anno scolastico all’Isola d’Elba.

 e quello più brutto?

Brutto per quell’età? Il momento prima che cominciasse un compito in classe o un’interrogazione. La paura di non saper rispondere a qualche domanda. Ma era una sensazione che durava poco. Le verifiche sono occasioni per dimostrare cosa si è imparato, sono dei momenti per mettersi alla prova e valutare se si sta facendo bene o male. Non deve importare tanto il voto, ma come abbiamo studiato e cosa è rimasto in testa. Perché alla fine da grandi i voti non servono. Contano le conoscenze e le competenze. Che sono strumenti per vivere con protagonismo nella società. Per essere liberi.

Come è cambiata la scuola da quando lei era studente ad oggi che la vive come Ministro?

Tantissimo. Dalle cose più basilari, come l’arredamento di un’aula, fino a questioni più rilevanti che riguardano la didattica e il modo in cui i vostri insegnanti vi formano e vi educano. Potrei dirvi che nella mia classe c’era la lavagna di ardesia e scrivevamo imbrattandoci le mani di gesso. Oggi voi avete le Lim e dotazioni tecnologiche che quando ero studente io non immaginavo neanche potessero diventare parte del corredo scolastico. Semplicemente non esistevano. La nostra società in questi decenni è molto cambiata, è stata attraversata da trasformazioni veloci e radicali. E la scuola deve fare lo stesso per aiutarvi a capire cosa succede intorno a voi, per darvi strumenti per governare le mutazioni in atto. Deve cambiare un po’ pelle per far sì che possiate realizzare i vostri sogni, che sono diversi da quelli che poteva avere un vostro coetaneo 40 anni fa. Ma un punto deve rimanere fermo: va bene rivedere una certa impostazione e le metodologie didattiche, ma non deve mai mancare la qualità. E l’amore. Per lo studio, per l’approfondimento, per il lavoro che si fa nei nostri istituti.

È possibile avere scuole più attente all’ambiente come, ad esempio, avere sensori per regolare il riscaldamento?

Non solo è possibile. È necessario. E sono contento mi rivolgiate questa domanda. Perché vuol dire che andate a scuola non solo per imparare nozioni, per apprendere conoscenze. Ma anche per abituarvi a seguire corretti stili di vita. L’educazione ambientale è una delle mie priorità. Proprio qualche settimana fa ho firmato un protocollo con il Ministro Sergio Costa per predisporre attività di sensibilizzazione su questo tema. Una delle azioni previste riguarda proprio gli edifici scolastici: vogliamo qualificarli nel rispetto della sostenibilità ambientale e di una migliore efficienza energetica. È chiaro che voi siete investiti di una missione: dovete essere bravi a replicare queste buone pratiche anche a casa e negli altri luoghi in cui trascorrete la giornata. Noi vogliamo costruire per voi scuole sicure e rispettose dell’ambiente, voi dovete aiutarci a estendere questa attenzione. È così che possiamo salvare il nostro Pianeta. Tutti insieme e facendo ciascuno la propria parte.

Noi siamo una classe 2.0. Sarà mai possibile avere una scuola tutta 2.0  con wi-fi, prese per la corrente, lim?

Innanzitutto, vi faccio i miei complimenti. La vostra classe è un esempio di buona pratica che vorremmo estendere a tutto il territorio nazionale. Stiamo lavorando infatti proprio per questo. Vogliamo una scuola smart che vi prepari adeguatamente al futuro. Che sfrutti la tecnologia come alleata per favorire l’apprendimento. Nei vostri istituti,  guidati dai vostri insegnanti, dovete avere la possibilità di imparare a usare dispositivi come smartphone e tablet che fanno parte della vostra quotidianità in maniera corretta e a scopo didattico. Dovete sviluppare quelle “soft skills” che vi aiuteranno a governare i cambiamenti, magari anche ad anticiparli.

Noi abbiamo ancora i banchi tradizionali. Ma ci piacerebbero banchi  colorati e  attrezzature adatte alle classi 2.0. Si potranno mai avere?

Si devono e si possono sempre migliorare le condizioni degli spazi educativi e di apprendimento. E adeguare via via la scuola ai nuovi tempi. Come MIUR facciamo importanti investimenti in tal senso. È un processo graduale, chiaramente. Non vogliamo fare false promesse, non abbiamo la bacchetta magica. Ma voi avete anche la possibilità di personalizzare la vostra classe, renderla più “a misura” vostra. Dovete sentirvi a casa quando varcate il portone di scuola. E a casa ci si sente a proprio agio, sicuri e protetti. Noi faremo del nostro meglio. Ma per creare la giusta atmosfera di stimolo e serenità il vostro contributo è determinante.

Ci piace pensare ad una scuola con tanto giardino. Si possono avere scuole così?

Perché no. Non ci sono limiti. L’istituto che frequentate, come tutti gli altri qui in Italia, ha un “potere” che si chiama autonomia scolastica. Questo vuol dire che dirigente scolastico, insegnanti e tutto il personale lavorano per costruire una scuola e un’offerta formativa in linea con le vostre necessità e con le caratteristiche del territorio in cui vi trovate. Fate bene a esprimere i vostri desideri e le vostre esigenze.

Pensiamo ad una diversa distribuzione delle vacanze, che non

siano soltanto d’estate, ma anche durante il resto dell’anno. È possibile rivedere la distribuzione?

Il calendario scolastico risponde a delle regole che non sono però delle imposizioni o degli obblighi nei vostri confronti. Servono a farvi studiare al meglio, ad alternare periodi di apprendimento con momenti di riposo. Pensate cosa sarebbe stravolgere il piano di vacanze e magari tornare dietro ai banchi a luglio e agosto con il caldo che affatica. C’è sempre una ragione dietro le regole: servono a vivere tutti insieme bene, a migliorarci l’esistenza.

Lei ha detto di non dare i compiti per le vacanze. Può davvero convincere i professori?

Io ho dato un mio suggerimento e sono sicuro che i vostri docenti lo prenderanno in considerazione. Attenzione: questo non vuol dire che voglio che poltriate dalla mattina alla sera durante le vacanze. Dovete sfruttare questo tempo per stare in famiglia, per incontrare i vostri amici. Per fare esperienze diverse: andare al cinema, al teatro, a un museo. Le attività culturali hanno diverse forme, non necessariamente bisogna stare sempre e solo chini sui libri per imparare. Ma bisogna essere curiosi. Avere sete di conoscenza.

Ci piace pensare ad una scuola con più intervalli, più pause durante la giornata. Si potrà mai realizzare?

Non dovete pensare alla scuola come a un lavoro forzato. Nessuno si sogna di costringervi a stare seduti dietro a un banco se siete stanchi, sfiniti. Anche perché in quelle condizioni non siete neanche in grado di apprendere. L’insegnamento non è efficace. L’organizzazione della giornata scolastica è pensata per tenere in equilibrio le esigenze didattiche con i momenti di riposo vostri e degli insegnanti. Ma, in ogni caso, gli istituti hanno una propria autonomia nell’organizzare i quadri orari e i relativi momenti di stacco.

questo il pdf della lettera inviata dal ministro Bussetti alla classe e alla scuola 

 Saluto Ragazzi

Due studentesse della Marmocchi segnalate al premio Luzi

I colori di Chiara Capezzuoli e Dentro la trincea del mio cuore di Deizi Sinani sono le due poesie che sono state segnalate al premio giovanile “Firenze per Mario Luzi“. Le due studentesse della scuola media Marmocchi (Istituto Comprensivo 1 di Poggibonsi) frequentano rispettivamente la 1B e 3B ed entrambe hanno come insegnante di Italiano la professoressa Silvia Cortigiano; è stata lei a selezionare i lavori da inviare al concorso che ha dato lustro alle due ragazzine. «Chiara e Deizi hanno mostrato tutta la loro passione per la scrittura e per la poesia, una passione sicuramente coltivata a casa e che trova spazio nel lavoro quotidiano svolto in classe. Il risultato delle due ragazze ci rende tutti quanti orgogliosi visto il prestigio del premio e del poeta a cui è dedicato».

Dentro la trincea del mio cuore di Deizi Sinani è un grido disperato contro la guerra di un soldato colpito a morte: «[…] Ma ancora resisto, anche se mi duole continuare a soffrire. / Silenzio. / […] Arrivo mamma. / Arrivo. / Muoio. / Eppure ho vinto». I Colori di Chiara Capezzuoli è invece, un inno alla solidarietà. «Allora hai deciso qual è il tuo preferito? / Ora lo so / Il più bello è l’arcobaleno / Un insieme di colori / Che stanno insieme in cielo».

La premiazione dei vincitori è avvenuta il 28 febbraio, data della scomparsa di Mario Luzi avvenuta quattordici anni fa, ed è stato un vero successo di partecipazione con tanti studenti di tutta la Toscana: circa quattrocento testi inviati a concorrere che, considerata la loro qualità, hanno fortemente impegnato la giuria nel giudicare e nel selezionare. Come dicono gli organizzatori, classifiche a parte, tutti coloro che hanno partecipato a questa gara hanno vinto.

Il premio è giunto alla ottava edizione e la poesia è tornata a farsi ancora una volta, come Mario Luzi diceva, “sogno e risveglio”: stupore, espressione, riflessione, scoperta del mondo e bisogno di comunicare agli altri quella scoperta; un misto esaltante di sensazioni e pensieri,  un intreccio incandescente di immagini e musica.

 

Le due poesie

 

I colori

I colori sono tanti

Qual è il tuo preferito?

Il giallo come il sole

È bello e splendente

Ma il rosso focolare

È caldo e incandescente.

C’è il rosa

Come il viso

Il bianco

Come il riso.

L’azzurro come il cielo

Il verde come il prato.

Allora hai deciso qual è il tuo preferito?

Ora lo so

Il più bello è l’arcobaleno

Un insieme di colori

Che stanno insieme in cielo.

 

Dentro la trincea del mio cuore

Piave, ottobre 1917

Cado

a terra stremato

un assordante fischio nelle orecchie.

Poi

un ultimo  affanno

mi porta allo stremo.

Ancora resisto, 

anche se mi duole

 continuar a soffrire.

Silenzio.

Ancora vedo,

Vedo un uomo correre,

forse alleato,

 forse nemico,

ma non mi interessa.

                    

Un ultimo sguardo al cielo

e a mia madre che m’aspetta.

 

Il fucile

vicino al viso,

la bomba

nell’anima dilaniata.

Arrivo mamma.

Arrivo.

Muoio

Eppure ho vinto

Area degli allegati

Premiate le eccellenze scolastiche del Comprensivo 1

Cerimonia di premiazione per le eccellenze scolastiche dell’Istituto Comprensivo 1 di Poggibonsi. Sono stati 25, gli studenti è premiati per gli Ottimi risultati raggiunti all’esame di licenza media dagli allievi delle medie Marmocchi di Poggibonsi e quelli di Staggia Senese. Ben 22 i nove, due i dieci e un dieci e lode. Bellissimi voti che meritano di essere premiati. Soddisfatta la dirigente, Manuela Becattelli che si è congratulata con i ragazzi e ha sottolineato come «la scuola ci tenga a valorizzare le eccellenze, per questo ci teniamo a valorizzare e premiare i ragazzi che si impegnano, senza però mai trascurare nessuno». In particolare, ha evidenziato la dirigente, «ho personalmente assistito agli esami e sono rimasta molto soddisfatta della preparazione in generale degli studenti del nostro Comprensivo. Tutti, anche quelli che hanno avuto una valutazione inferiore, hanno affrontato l’esame in maniera seria e preparata. Hanno sentito l’importanza dell’esame». Il riconoscimento è stato anche un premio alla scuola, quella pubblica e di provincia, troppo spesso denigrata, ma perfettamente in grado di riconoscere chi merita e di valorizzarlo.

Oltre agli Ottimi, la dirigente ha premiato il ragazzi vincitori del concorso interno per la realizzazione del disegno che è andato in copertina del diario scolastico, uno per le elementari e uno per le medie. Si tratta di Giulia Corti, Giada Ciulli e Francesco Ammannati.

Gli studenti premiati hanno ricevuto il riconoscimento del loro impegno scolastico e a loro sono stati consegnati gli attestati del loro merito scolastico e i libri, uno per ciascuno, offerti dalla libreria Mondadori Disco Shop di Poggibonsi oltre a degli abbonamenti al cinema teatro Politeama per i dieci e dieci e lode.

La cerimonia ha visto un intervento musicale di Antonio Morelli, professore di Musica, e di Francesco Scuriattiì che alla tastiera ha eseguito Life on Mars di David Bowie e Take on me degli A-ah

Alla manifestazione, che si è tenuta nella sala riunioni della scuola elementare Vittorio Veneto, hanno partecipato anche Franco Burresi, insegnante, e Mauro Minghi, ex dirigente scolastico proprio alla scuola elementare Vittorio Veneto oggi sede dell’Istituto Comprensivo 1, autori del volume “Poggibonsi – Dalla fondazione di Poggiobonizio al ‘700 Storia, letteratura, cronaca, aneddoti, curiosità”. Durante la presentazione del libro, è emerso come Poggibonsi abbia fin da sempre una vocazione economica commerciale importante nel cuore della Valdelsa. Il libro racconta la storia di tutti i giorni, la quotidianità, e gli episodi legati a personaggi nel cuore di Poggibonsi come San Lucchese e Usiglia. Un libro che è anche un modo per tramandare e far conoscere la storia e la cultura di una città anche a chi in questa città non ci è nato.

Questi i ragazzi premiati per l’eccellenza scolastica:

Dieci e lode: Alessandro Belfiori e Bianca Arenella

Dieci: Matteo Orlandi

Nove: Mirko Aresti, Gabriele Bettarini, Cesare Iacoponi, Asia Pieri, Lorenzo Sardelli, Camilla Lisi, Elena Lorini, Omar Said Warsame, Pietro Zanotelli, Alessandro Casagli, Siona Hoxhaj, Duccio Pieri, Matilde Tarocchi, Lunya Carnazza, Matilde Cini, Duccio Bandinelli, Tommaso Faraoni, Matteo Ricci, Guya Scaringi, Sabrina Sprugnoli, Angelica De Pietro, Lirije Katreli

 

Premiati a Penne Sconosciute. Info di Classe vince come miglior giornalino

ll giornalino dell’Istituto Comprensivo 1 di Poggibonsi. Info di Classe, è stato l’unico della provincia di Siena, e soltanto altri due della Toscana (uno di una scuola di Firenze e uno di una scuola di Cortona) ad essersi aggiudicato il riconoscimento alla ventesima edizione del premio nazionale Penne Sconosciute di Piancastagnaio. La redazione degli studenti della sezione B della scuola media Marmocchi hanno confezionato quello che la giura ha riconosciuto essere un vero e proprio giornale con «impaginazione e organizzazione degli argomenti curate» si legge nella motivazione, dove «le immagini che accompagnano i vari articoli, supportano efficacemente gli argomenti». Soddisfazione della dirigente del Comprensivo, Manuela Becattelli che ha ritirato il riconoscimento. «Siamo molto orgogliosi per questo riconoscimento per il nostro giornalino arrivato al quarto anno di vita. Il Premio nazionale, attivo da venti anni, è uno stimolo per andare avanti e proseguire sulla strada intrapresa».

Un giornalino strutturato come un vero giornale. Ad accompagnare la dirigente, c’era la professoressa Silvia Cortigiano che ha voluto il giornalino e ha curato la redazione fino dal primo numero avvenuto a maggio 2015, «Infodiclasse nasce come notiziario informativo-culturale dell’Istituto Comprensivo 1 quando è nata la prima classe 2.0 all’interno della media Marmocchi. La sfida è stata ben accolta da tutti gli alunni del Comprensivo che hanno subito aderito al bando interno per la creazione della testata e del relativo logo. Successivamente è stata creata la redazione del giornalino composta dagli alunni della classe 2.0 che hanno iniziato a stendere i primi articoli. Gli studenti hanno partecipato anche ad una lezione frontale sulla struttura tecnica del giornale e sulle regole di impaginazione. La redazione si è divisa così i compiti e hanno provveduto a fornire materiale (foto, articoli, commenti, didascalie, poesie…) per Infodiclasse anche mediante i propri “cronisti” e “inviati” che come veri giornalisti hanno raccolto informazioni per raccontare il nostro vivere quotidiano».

A scuola per imparare non solo nozioni. Quella che vivono i “redattori” è una esperienza nella quale «gli studenti – continua la professoressa Cortigiano – sono i veri protagonisti che attraverso una “didattica-alternativa” possono rafforzare e consolidare le competenze chiave europee. Il giornalino è anche un modo per dare voce ai ragazzi, far emergere il loro punto di vista anche con la poesia e la satira. Fondamentale è anche la crescita del livello di socializzazione e di lotta alla dispersione scolastica».

Non solo carta, on line anche un blog. Il giornale cartaceo, inoltre, è stato «fin subito affiancato dal blog https://infodiclasse.wordpress.com/ uno strumento attraverso il quale i ragazzi possono confrontarsi anche con il mondo della comunicazione online e arricchire la parte scritta anche con altri strumenti comunicativi quali i video», conclude Cortigiano.

Motivazione: Il giornalino si presenta con una impaginazione e organizzazione degli argomenti, curate e attente alle possibili esigenze informative di tutto il contesto ambientale vissuto dai giovani giornalisti. Le immagini che accompagnano i vari articoli, supportano efficacemente gli argomenti, nonostante le ridotte dimensioni delle stesse. Le tematiche trattate spaziano tra didattica e informazione, efficacemente condivisibili anche con lettori extrascolastici, rispettando la necessità di ciascuno di confrontarsi con notizie trattate con senso critico e piacevolmente leggibili. Un Info di Classe che, ben oltre le prerogative del titolo, rivela apertura e disponibilità a percorsi informativi e formativi di sicura efficacia, anche oltre le pareti scolastiche.

Tra Storia e ricordo, viaggio nella Grande Guerra

 

A cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, al teatro Politeama gli alunni della 3B della Marmocchi (1° Circolo) e 3F della Leonardo da Vinci (2° Circolo) hanno presentato il loro libro sui morti poggibonsesi agli studenti delle scuole medie, del Roncalli e del liceo Volta

 

Il nome dei 200 poggibonsesi morti nella Prima Guerra Mondiale sono riecheggiati stamani nella sala maggiore del teatro Politeama di Poggibonsi, letti dagli studente della 3B media Marmocchi e 3F media Leonardo da Vinci. Si è trattato di un nuova appuntamento degli eventi organizzati per ricordare i 100 anni dalla fine della Grande Guerra e che termineranno il 4 novembre. Sul palco del teatro i ragazzi, coordinati dalle insegnanti Silvia Cortigiano e Rita Aminti, hanno presentato il libro che raccoglie il loro lavoro di ricerca sulle vie di Poggibonsi che richiamano la Prima Guerra Mondiale e sulle lapidi dei morti poggibonsesi nel cimitero comunale. Leggere le lapidi è stato come sfogliare pagine di Storia pesanti come il carico di sofferenza che si portano dietro da 100 anni. I ragazzi delle scuole medie del territorio hanno conosciuto quei giovani che diedero “la vita ed ebbero in cambio una croce”. L’esperienza degli studenti si è tradotta in un libro, “Viaggio nella Grande Guerra” che unisce il dolore privato al ricordo pubblico che si fa memoria e che è stato presentato ad altri studenti, alle classi del liceo Volta, a quelle del Roncalli e tutti gli alunni della scuole medie poggibonsesi.

Lapidi come pagine di Storia da sfogliare. «All’inizio aveva prevalso il senso di smarrimento in ragazzini di 13 anni che si sono trovati di fronte alla morte. Poi è stata una scoperta. Le lapidi sono memoria,  la memoria è storia e la storia è maestra di vita. Gli epitaffi hanno commosso i ragazzi perché le lapidi hanno reso vicini e reali fatti e tragedie che lette sui libri sembrano lontane, irreali», commenta la professoressa Silvia Cortigiano della media Marmocchi. «Abbiamo scoperto giovani poggibonsesi morti proprio in quelle battaglie a cui Poggibonsi ha dedicato vie, come Montegrappa o Col di Lana, e scoperto giovani poco più grandi di loro, come Socrate Sardelli che morì nel 1915 a guerra penna iniziata, a soli 18 anni».

Il dolore privato che si fa pubblico. Le lapidi sono pietre della memoria che hanno fatto scoprire un mondo lontano un secolo, ma vicino nei sentimenti, di ragazzi non ancora maggiorenni anni partiti alla guerra e morti dopo pochi giorni pieni di entusiasmo. Storie di una generazione che non ha potuto vivere amori, sogni, vita ma il cui ricordo rimane scritto in lettere, diari, e nelle frasi scritte sulle lapidi che ricordano il loro coraggio. «Questo progetto ha insegnato loro ad alzare il naso dal telefonino ed a porsi delle domande riflettendo su cose che spesso neppure notano. Eppure la storia li aspettava sulle strade che percorrono sempre, lì hanno incontrato eroi, ragazzi anche poco più grandi di loro che cento anni prima furono chiamati a partecipare ad una guerra e che morirono lontano da casa. Sicuramente questo ha fatto apprezzare ancora di più il mondo di pace in cui vivono», ha sottolineato Rita Aminti, professoressa della Leonardo Da Vinci.

Il ricordo da sfogliare come un libro. Il progetto e la realizzazione del libro, sono stati curati da Fiorella Cilemmi aiutata da Claudio Lucii. «L’idea è nata lo scorso anno con il tema, appunto, legato alla Prima Guerra e in particolare le lapidi dei caduti di Poggibonsi e la toponomastica di vie e piazze dedicate ai luoghi e ai caduti». Oltre alla presentazione alla presenza dell’assessore Nicola Berti, la mattinata è stata caratterizzata dai canti contro la guerra di Letizia Fuochi, da una introduzione di Claudio Biscarini e dalla visione del film La Grande Guerra.

Celebrazioni e iniziative sono finite in un calendario di eventi “Da Caporetto a Vittorio Veneto” che terminerà il 4 novembre, coordinato dal Comitato Poggibonsese per il Centenario della Prima Guerra Mondiale con Astop, Unuci Siena, Unicoop Firenze in collaborazione con Via Maestra e con il patrocinio del Comune di Poggibonsi.

Saranno l’arte e il bello a salvare il pianeta

Poesie, canzoni, storie, dipinti. E uno spettacolo che ha commosso tutti. È questa la ricetta degli studenti delle classi elementari 3B e 3C della Vittorio Veneto e 4C e 4D delle Marmocchi per tutelare l’ambiente. A seguire i ragazzi nel progetto Ambientart sono state le insegnanti Elisabetta Cencetti, Adele Valenti, Rosaria Messina e Veronica Ciaglia. «Quest’anno il Comprensivo 1 ha scelto come tema di Mondofesta l’ambiente e il tema era Salviamo Il Globo. L’attenzione era quindi rivolta, ad un importantissimo argomento che ci tocca tutti da vicino», racconta Cencetti. In quest’ottica nasce Ambientart «un laboratorio, nei laboratori del lunedì e del venerdì, che ha unito il tema dell’ambiente a quello dell’arte a 360 gradi e che ha visto confrontarsi ogni settimana bambini di due terze e di due quarte su argomenti come ecosostenibilità, raccolta differenziata, tutela del paesaggio e delle opere d’arte».

Perché Ambientart. I ragazzi hanno intrapreso un percorso che li ha portati allo spettacolo finale dove hanno raccontato la loro ricetta per evitare che si continui a inquinare e distruggere il pianeta. «Due gli obiettivi che ci siamo date – continua Cencetti -, sensibilizzare i nostri bambini al rispetto dell’ambiente, a partire dagli spazi vissuti, e far capire loro che anche piccoli gesti quotidiani, come raccogliere un pezzo di carta o differenziare i rifiuti, possono avere una forza infinita».

L’arte e il bello salveranno il mondo. I giovani studenti hanno letto l’articolo 9 della Costituzione Italiana che tutela l’ambiente e il patrimonio artistico, hanno visto e analizzato opere di arte contemporanea, studiato gli esempi si street art presenti a Poggibonsi. «abbiamo avvicinato loro al senso del bello, alle opere d’arte presenti sul territorio. Abbiamo voluto far comprendere loro che queste vanno tutelate , salvaguardate, protette», spiega l’isegnante.

«Silenzio, adesso parla l’arte». È stata la frase della voce fuori campo che ha dato l’inizio allo spettacolo finale. «I bambini hanno risposto con dei messaggi pungenti sul tema, utilizzando varie forme d’espressione: dalla pittura, alla recitazione al canto. Tutto questo si è concretizzato in una bellissima restituzione ai genitori che ha commosso ed emozionato tutti».

Legalità e difesa dell’Ambiente, due classi premiate dal Rotary

Premiati a Roma la 2B della scuola media Marmocchi e due studenti della 3A della scuola media di Staggia Senese appartenenti all’Istituto Comprensivo 1 di Poggibonsi. La classi hanno partecipato al concorso nazionale Legalità e Cultura dell’Etica dal titolo “L’illegalità ambientale danno per la società civile. Aria, Acqua, Suolo beni comuni: proteggerli significa proteggere il nostro futuro”, organizzato dai distretti italiani del Rotary Club tra cui quello di Poggibonsi con il presidente Fabio Vanni. L

a classe 2B, è arrivata seconda nella sezione video/spot con un filmato dedicato alle buone azioni da portare avanti per salvare il Pianeta. Nelle riprese, con in sottofondo le musiche suonate in presa diretta al violino da Valeria Esposito dalla 5D elementari Marmocchi, i ragazzi hanno raccontato qual sia la loro idea di sostenibilità e quali siano le pratiche corrette per metterla in atto. L’ideazione e la realizzazione del video è stata curata dalla professoressa Silvia Cortigiano, presente a Roma alla consegna del premio avvenuta presso il Comando Generale della Guardia di Finanza Salone d’Onore della Caserma “Gen. B. Sante Laria” alla presenza, tra gli altri, del giornalista Rai Roberto Giacobbo. Per la professoressa Silvia Cortigiano, il premio «è il riconoscimento dell’impegno portato ogni giorno avanti dai ragazzi sui temi di difesa dell’ambiente, della natura e del rispetto delle pratiche legali. Un impegno forte, trasversale a tutte le materie, che da anni caratterizza il corso di studi dei nostri studenti e che è diventato il filo conduttore delle attività extrascolastiche del nostro Comprensivo». Quello della difesa dell’Ambiente e della Legalità «sono due temi che ci trovano sempre in prima fila, con i ragazzi particolarmente sensibili».

I due studenti della classe di Staggia Senese, Asia Pieri e Leonardo Conti, che erano stati seguiti nel progetto dall’insegnante di Italiano la professoressa Simona Del Bravo e dalla professoressa Marta Tanzini, hanno ricevuto il terzo premio per la sezione manifesti grazie al fumetto da loro realizzato. «Io ho una passione per i fumetti – commenta la professoressa Simona Del Bravo – e se trovo dei bravi disegnatori li metto subito all’opera. Sono due appassionati di fumetti e si sono ispirati all’intercettazione dell’inchiesta sul traffico dei rifiuti tossici in Toscana. Sullo stesso tema ha lavorato anche Erisa Sulta con testo dove lei racconta il fatto dal punto di vista della cartuccia di inchiostro che scopre di essere una “tossica”». Come premio gli studenti di Staggia Senese hanno ricevuto uno smartphone, mentre a quelli della 2B Marmocchi, rappresentati da Gabriele Benini, è stato consegnato un tablet che andrà ad arricchire la dotazione informatica della sezione.

Allenare le mente e le relazioni sociali con il Bridge

Undici studenti della scuola media Marmocchi hanno partecipato ai corsi e si sono sfidati alla fine delle lezioni

Torneo finale del progetto Bridge a scuola organizzato dall’Istituto Comprensivo 1 di Poggibonsi in collaborazione con il Centro Provinciale Istruzione Adulti “Sandro Pertini” e l’Associazione Siena Bridge

 

Promuovere e rafforzare le capacità di attenzione e di riflessione logica, apprendimento di un linguaggio convenzionale e di un codice di comunicazione, elemento di conquista della socialità, rispetto del compagno e degli avversari. Sono questi gli aspetti importanti del progetto Bridge a Scuola organizzato dall’Istituto Comprensivo 1 di Poggibonsi. Organizzato in collaborazione tra il Centro Provinciale Istruzione Adulti Cpia 1 “Sandro Pertini” di Poggibonsi e l’Associazione Siena Bridge, il corso è stato tenuto da Claudio Marini, insegnante del Cpia ed è stato seguito da 11 studenti del Comprensivo 1 che venerdì scorso hanno dato vita al torneo finale. Al primo posto si è classificata la coppia Angelica De Pietro Gaia Improta, seguite da Bianca Arenella, Matteo Orlandi, mentre al terzo posto si è piazzata la coppia Viola Gelli, Sara Biagiotti. Tre coppie molto brave tanto che le classifica finale mostrava lo scarto di un solo punto tra il primo e il terzo classificato.

«Parlare di un gioco di carte come di uno Sport può sembrare una esagerazione, ma non lo è per il Bridge, che è stato riconosciuto a tutti gli effetti uno Sport olimpico. È infatti inserito come disciplina sportiva nelle Olimpiadi degli Sport della mente, assieme a dama e scacchi», commenta il curatore dell’iniziativa Claudio Marini. «Il Bridge non è un gioco di carte, ma è un gioco con le carte. È un vero e proprio sport della mente, che consente di mantenerla giovane il più a lungo possibile, divertendosi un mondo. A questo gioco, considerato il più bello del mondo, sono in grado di partecipare giocatori di tutte le età e di tutte le culture. Ciò che occorre è una adeguata efficienza fisica, perché il bridge richiede capacità di concentrazione, combattività, prontezza di riflessi e resistenza. È un gioco davvero affascinante, logico, appassionante». Inoltre, aspetto importante, il bridge «è il gioco di coppia per eccellenza, perché tra i due compagni si crea un vero e proprio ponte ideale. Ed è un gioco che facilita molto la socializzazione, si esaltano valori come l’amicizia, l’aggregazione, la solidarietà, il fair-play».

Gli studenti che hanno partecipato al progetto sono Guya Scaringi, Claudio Rovini, Gloria Pucci, Matteo Orlandi, Vanessa Lapucci, Gaia Improta, Viola Gelli, Angelica De Pietro, Niccolò Ciappi, Sara Biagiotti, Bianca Arenella.

 

Premiati i migliori studenti del 2017

Nove e dieci alla licenza di terza media. Bellissimi voti che meritano di essere premiati. Così è stato per i 25 studenti dell’Istituto Comprensivo 1 di Poggibonsi. Venerdì si è tenuta la cerimonia con la quale gli allievi delle medie Marmocchi e di Staggia Senese hanno ricevuto il riconoscimento del loro impegno scolastico. A loro sono stati consegnati gli attestati del loro merito scolastico e i libri, uno per ciascuno, offerti dalla cartolibreria Maura di Poggibonsi. La dirigente Manuela Becattelli, si è congratulata con i ragazzi ha sottolineato come «la scuola ci tenga a valorizzare le eccellenze, per questo ci teniamo a valorizzare e premiare i ragazzi che si impegnano, senza però mai trascurare nessuno». Il riconoscimento è anche un premio alla scuola, quella pubblica e di provincia, troppo spesso denigrata, ma perfettamente in grado di riconoscere chi merita e di valorizzarlo. 

La cerimonia ha visto un intervento musicale di Antonio Morelli, professore di Musica, e di due alunni, Vanesa Marini e Francesco Scuriatti.

Ha partecipato di Franco Burresi, insegnante, autore con Mauro Minghi, ex dirigente scolastico proprio alla scuola elementare Vittorio Veneto oggi sede dell’Istituto Comprensivo 1, di libri di Storia locale. Burresi ha premiato i ragazzi e ha presentato in anteprima “Poggibonsi al tempo di Pietro Leopoldo, Napoleone e Garibaldi” il nuovo volume sulla storia della città scritto a due mani con Minghi.

Questi i ragazzi premiati per l’eccellenza scolastica:

Letizia Borghini

Charlene Fritegotto

Tania Monti

Jacopo Rossi

Leonardo Vienni

Sara Checcucci

Filippo Crescioli

Gioele Gugliotti

Sara Macchi

Carmen Paola Romano

Alice Saraniti

Rachele Barbetti

Pietro Fanetti

Guglielmino Alessi

Francesca Grisanti

Anna Magni

Vittoria Pecchi

Marco Bacciottini

Adele Cappelli

Alice Gelli

Andrea Iozzi

Simone Magro

Sofia Pasticcini

Emma Pignattai

Gaia Scuriatti

Piccoli e grandi, insieme con la passione della lettura

I “grandi” leggono storie e favole ai “piccoli”. Così è successo all’Istituto Comprensivo 1 di Poggibonsi dove gli studenti della 3B della scuola Media Marmocchi hanno letto “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” di Luis Sepùlveda con i bambini della 3A, 3B e 3C della elementare “Vittorio Veneto”

Un libro per tanti ragazzi e molta allegria dove l’amicizia è diventata divertimento con ironia …perché gli amici ci insegnano tante cose, condividono i successi e gli errori

Quello che i ragazzi hanno messo in luce è il valore dell’amicizia, un amico capisce i limiti dell’altro e lo aiuta e i veri amici condividono sogni e speranze.

Favole 2.0 libri, musica e divertimento con Aperiraga e #ioleggoperché

Fantasia e creatività all’opera! Bambini, ragazzi, adulti… insomma tutti i poggibonsesi sono invitati il 28 ottobre a partire dalle 16 a essere protagonisti di un pomeriggio tra libri, musica e fumetti.

Reading collettivo in un flash mob di letture ad alta voce in cui ogni partecipante potrà esprimere il proprio amore per la cultura e per i libri, meraviglioso veicolo di crescita personale e divertimento.

Brani di musica pop e classici, suonati dagli stessi ragazzi, si alterneranno a recitativi e conversazioni con l’autore di  Carta Canta – quando i fumetti diventano canzoni e di Cartoon Heroes

All’iniziativa parteciperanno, infatti, Mirko Fabbreschi e i Raggi Fotonici, la cartoon band più longeva nella storia delle sigle tv. 

Con il  patrocinio del Comune di Poggibonsi, il constest talk show si concluderà con un Aperiraga, un aperitivo analcolico preparato dai ragazzi per i ragazzi.

Insomma un pomeriggio quello di sabato 28 ottobre  a partire dalle 16, nel quale leggere e comprare libri presso  la libreria Il Mondo dei Libri (via Sardelli 23-27 Poggibonsi) per l’Istituto Comprensivo 1 di Poggibonsi, ascoltare musica e divertirsi con #ioleggoperché

#ioleggoperché #libri #scuola #lettura #flashmob #aperitivo #cartoon#fumetti #sigle #musica

 

la locandina dell’evento: 

Muri dipinti per una scuola che ha messo al bando la tristezza

Non c’è monotonia, grigiore, colori spenti lungo le pareti della palestra e della mensa, i corridoi, le scale. Nell’edificio del plesso Marmocchi, che ospita scuola media e scuola elementare, dell’Istituto Comprensivo 1 di Poggibonsi a rendere viva e colorata la struttura è stato l’estro di Lucia Cristiani. Collaboratrice scolastica con il pallino della pittura, Lucia ha rubato ore al proprio tempo e ha affrescato metri e metri di pareti. «Voglio lasciare una traccia, un segno della mia esistenza, “che ci sono stata”». Costumista di teatro per 16 anni, Lucia Cristiani ha avuto da sempre la passione per la pittura. «Mi è sempre piaciuto vedere e toccare tutte le forme, i colori, disegnare. Ho fatto anche la scuola per stilista di moda a Firenze per poi costruire uno spettacolo intero, dalle scenografie ai costumi». Le scelte di soggetti e forme non ci sono cliché predefiniti. «Per i soggetti da dipingere, vado a ruota libera. Gli espressionisti mi hanno colpito molto per l’uso del colore e anche per le forme, fino a scoprire Hunderwasser con le sue linee sbilenche e i suoi colori intensi. Ma poi mi lascio andare». Lucia Cristiani ama anche molto sperimentare. «Mi piace mescolare colori e materiali, vedere quello che succede e andare avanti dopo il segno».

La passione per le realizzazioni artistiche di Lucia Cristiani inizia quasi come un sogno di bambini. «Avevo visto una scatola di 80 matite acquarellabili, mi hanno fatto scattare il desiderio di dipingere, di realizzare quello che sentivo dentro. Allora mi sono regalata la scatola di matite ed ho iniziato». Il percorso di Lucia Cristiani è stato costellato anche di incontri che le hanno dato fiducia e che l’hanno fatta crescere. «Devo dire che nelle mie scelte è stato determinate il supporto di Donatella Bagnoli e quello di Paolo Gheri. Ma anche il mio regista di teatro, Carlo Romiti mi ha guidato nelle scelte. Poi, per venire alla scuola, sono stata io che ho deciso il passaggio dalla carta al muro». E a proposito della scuola, «un ringraziamento va alla professoressa Marina Cesani che mi ha sostenuto nell’impresa, alla dirigente Manuela Becattelli che nonostante tutte le difficoltà crede ancora che la scuola a colori sia migliore di un ambiente monocromatico e alla Dsga Loretta Palagi che mi ha comprato i colori per la realizzazione».

Il risultato di questa scuola che non vuole il grigio, è tutti i giorni sotto gli occhi degli studenti che si possono recare in una scuola dove predomina il colore per mettere al bando la tristezza.

Essere eroi anche senza superpoteri

Essere eroi tutti giorni, anche con piccoli grandi gesti quotidiani, anche senza avere i super poteri. Sono queste le conclusioni dell’incontro che abbiamo avuto con la scrittrice Paola Zannoner che ha incontrato noi ragazzi della media Marmocchi all’Acccabì del Comune di Poggibonsi e dove abbiamo parlato del libro che era venuta a presentare, “Zorro nella neve”. Nell’incontro, organizzato da Bernardo Ilmondodeilibri in occasione di #ioleggoperché  gli studenti hanno preso parte attiva con domande molto qualificate.

Ci siamo rimboccati le maniche e… pulito il mondo

Un piccolo esercito di 200 tra studenti e insegnanti del nostro Comprensivo si è rimboccato le maniche per Pulire il Mondo, l’iniziativa di Legambiente . Sono stati gli alunni delle scuole Bernabei di Staggia Senese, Calamandrei e Marmocchi di Poggibonsi  armati di guanti a raccogliere le tracce dell’inciviltà nei giardini di Staggia, al parco della Magione e ai giardini del Vallone della fonte delle Fate.

Alla fine sono stati riempiti numerosi sacchetti con barattoli, bottiglie piene e vuote, lattine, vetri, tantissimi mozziconi di sigarette, cartacce, tracce varie di incuria e inciviltà diffusi. Ritrovata anche una patente di guida che è stata riconsegnata alla polizia municipale.

Puliamo il Mondo torna a Poggibonsi dopo una pausa di alcuni anni grazie all’idea del Comprensivo 1 di riprendere l’iniziativa

 

Tutto quello che abbiamo voluto sapere sul cibo e…

Il nostro comprensivo aderisce al progetto della Fondazione Monte dei Paschi, S-Cool Food. Dal banco alla tavola. “S-COOL FOOD. Dal banco alla tavola” nasce dall’adesione della Fondazione al Protocollo di Milano promosso dalla Barilla Center for Food and Nutrition Foundation.
Il percorso educativo “sCOOL FOOD”, progettualità propria nell’ambito del comparto agrifood, si sviluppa su diversi livelli e su varie tipologie di studenti, riconducibili ad un’ampia fascia di età.

Focalizzato sui temi legati al cibo e all’ambiente, alla sostenibilità e all’agricoltura, all’energia, agli stili di vita e al consumo consapevole, il progetto pilota è stato programmato per l’annualità 2016/2017 su alcune scuole campione, con l’ipotesi di una successiva implementazione e replicabilità su scala territoriale. A tale scopo è stato interessato l’Ufficio Scolastico Territoriale Provinciale di Siena che ha selezionato due istituti scolastici nei quali avviare il progetto, coinvolgendo una popolazione studentesca di circa 400 ragazzi.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare anche soggetti, professionisti ed istituzioni, che professionalmente o per missione sociale si occupano e lavorano sui temi trattati nel progetto.
La Call for Partnership per facilitare il processo di selezione dei vari soggetti si è chiusa il 2 maggio.

Con l’inizio dell’anno scolastico 2016-2017 è iniziato il percorso educativo con gli studenti dedicato alle buone abitudini alimentari. E’ possibile seguire sCOOL FOOD e le avventure dell’avatar “Lauretta, la buona forchetta” anche attraverso i social media Facebook e Instagram.

 

https://www.facebook.com/scoolfood/about/?entry_point=page_nav_about_item&tab=page_info